Larsen e Filomena, una storia d’amore

“Lampi, storie & scorie di una guerra”

“FOGGIA OCCUPATOR”

(Ricordi di soldati americani durante il periodo di occupazione)

Larsen e Filomena, una storia d’amore

 Foggia Occupator

         Il problema ebbe inizio quando i commilitoni scoprirono che il Tenente Larsen aveva intenzione di sposare una prostituta.

“Bravo Larsen! disse il Tenente Toffe “E’ il meglio che potevi trovare a Foggia, chiedi a qualsiasi G.I. che tipo è quella!”.

Larsen piccolo, magro, il viso scolpito nella pietra, fece la valigia e andò via dalla caserma, nessuno sapeva esattamente dove, lo aveva detto solo al cappellano, ma nessun soldato poteva sposare una donna locale senza il consenso del Maggiore, infatti il cappellano lo aveva detto al Maggiore, ed ora i compagni vedevano solo la  brandina vuota.

Per prima cosa il Maggiore cercò di parlare con Larsen, ma non avendo ricevuto ascolto, chiamò i commilitoni: “Bisogna risolvere questo problema, Larsen è del Wisconsin, immaginate come sarà presa la cosa se torna a casa con una prostituta italiana!?”.

Larsen navigatore su WW2, non aveva funzioni particolari, gli era stato assegnato un compito e continuava svolgerlo regolarmente. Continuò a frequentare la mensa ufficiali, ma mangiava da solo, non guardava nessuno. Si sapeva che aveva detto al cappellano che intendeva sposare Filomena a tutti i costi, con o senza permesso. Se costretto,  avrebbe disertato, sposandosi in qualche chiesa della città per poi sparire fra le montagne d’Italia per non essere più ritrovato.

Balera 1944

I commilitoni dissero al Maggiore che Larsen non bleffava, non lo faceva neanche quando giocava a poker, così il Maggiore adottò un’altra strategia.

Filomena lavorava dietro il bancone di una rivendita dove poteva vedere decine di soldati al giorno. Quella era l’occasione per poterla vedere più da vicino. Il Maggiore vi andò, ordinò, pagò, ebbe il resto dalle sue mani e un bicchiere di Old Crow, ma Filomena non fece niente per attirare la sua attenzione.

Filomena non aveva più di diciassette anni, la pelle luminosa, morbida, capelli castani, grandi occhi marroni, viso a forma di cuore, esile in un abito modesto marrone. Lei stava sempre con una donna anziana, forse una parente, forse no. Si diceva che la maggior parte della sua famiglia fosse rimasta uccisa durante i bombardamenti. Ogni domenica lei, Larsen e la donna anziana andavano a sentir messa nella Cattedrale di Foggia.

Non molto tempo dopo questi fatti ricevetti l’ordine di rientrare a casa. A Foggia si stampava un giornale militare “Foggia Occupator”,  e circa un mese dopo il mio collocamento a riposo ne ricevetti una copia, così come avevo chiesto appena tornato a Brooklyn.

Sul giornale  c’era una foto di Larsen e Filomena mentre uscivano dalla Cattedrale,  Larsen in alta uniforme,  Filomena in abito bianco, gli ufficiali lanciano il riso mentre gli sposi passano sotto un arco di sciabole incrociate.

 

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