Lampi, storie & scorie di una guerra
Arrivano gli americani …
di Raffaele de Seneen e Romeo Brescia
dalle ricerche di Giuseppe d’Angelo
… e tutto cambia, per noi, per loro no, Foggia è solo una tappa di una guerra che continua al Centro e al Nord d’Italia come in altri paesi. Anzi, Foggia, il Tavoliere, è snodo di passaggio e rampa di lancio. Tutto cambia, anche la musica. Dalla triste, ma bella Lili Marlene, al più allegro e sfrenato boogie-woogie.
Palazzi requisiti per uffici e alloggi di graduati, locali adibiti a dare un momento di spensieratezza alla truppa; possono entrarci solo le “segnorine”.
Un po’ di lavoro per tanta gente affamata, piccoli commerci e intrallazzi riaccendono la speranza.
Arrivano gli “americani” e arriva il D.D.T., la penicillina, il chewing-gum, le scatolette di carne, il tabacco, quello delle sigarette americane, ritornano le caramelle e il cioccolato.
E gli “americani” si portano di tutto dal loro Paese, anche in questo profondo Sud.
Nel nostro vecchio stadio comunale, nei giorni dal 4 al 6 luglio 1944 viene organizzato dalla Croce Rossa americana un vero e proprio rodeo, un grande spettacolo: il “Wild West” (Selvaggio Ovest).
Focosi manzi nostrani dalle lunghe corna mettono a dura prova i militari della Quinta Armata alleata in Italia nelle vesti di cow boy, giovani vitelli catturati al lazzo, e cavalli scalpitanti montati a sella per la doma.
Non manca, trainate da coppie di cavalli, una corsa di bighe realizzate con materiale bellico di risulta e ruote di mezzi e bombardieri distrutti.
Così come non poteva mancare la reginetta del rodeo: Dorothy E. Wood di Phoenix (Arizona), una componente del distaccamento WAC in Italia.
Fonte:http://www.beeldbankwo2.nl/index.jsp