Segni che restano

SEGNI CHE RESTANO

 di Raffaele de Seneen  e  Romeo Brescia

Certo non sono antichi graffiti lasciati su una roccia o sulla parete di una caverna, né affreschi di antiche ville o luoghi di culto: ammirati, conservati, oggetto di studio e ricerche.

Quelli che proponiamo, qualche vecchia foto, delle scritte, ecc., sono sopravvissuti al tempo, un po’ nascosti, un po’ dimenticati, passano nell’indifferenza, molte volte nell’incomprensione che non sollecita né l’interesse, né la più semplice curiosità.

Però, sui muri della nostra città, o in uno scatto fotografico, rappresentano un periodo della nostra storia nazionale nel vissuto della realtà locale: il ventennio fascista, e poco oltre.

L’opera della fascistizzazione inizia dalla prima infanzia come mostra in questa foto la frase “Dio Patria Famiglia” scattata all’interno del cortile dell’asilo nido e scuola elementare del Conventino…..

Scritta Conventino Foggia

 ….e prosegue nell’oratorio di una chiesa o una classe elementare, questo non lo sapremo mai, questa vecchia foto ritrovata sul fondo di un cassetto lo dimostra.

Scolaresca Anche la guerra lascia le sue tracce, un “Posto per scarico e carico armi” visibile ancora oggi sulla parete di un  edificio all’interno del parco che circonda l’Istituto Maria Grazia Barone…

Scritta sul muro di Maria Grazia Barone

 ….e ricordi ben più pesanti, morti tra la popolazione e distruzioni di civili abitazioni  conseguenza dei bombardamenti dell’estate ‘43.

Largo degli Scopari

Segni evidenti ancora oggi sull’edificio bombardato situato in Largo degli Scopari.

La guerra finisce con l’arrivo degli occupatori, gli “americani”,  che sostituiscono in tutto le nostre autorità civili e militari, che necessitano di alloggi, magazzini, accasermamenti, uffici per la logistica, ecc., per cui ricorrono ad una serie di requisizioni di immobili non solo in città, ma anche nelle vicinanze, come Villa Fanizzi una residenza agricola, padronale, sita su Via del Mare.

No. 37 Squadron RAF Foggia, Italy – October, 27th, 1944Robert F

No. 37 Squadron RAF Foggia, Italy – October, 27th, 1944Robert F. Lavack

Oggi, stesso luogo e stessa angolazione della foto precedente

 Il passaggio da occupatori ad alleati avviene in breve tempo, così si stabiliscono buoni rapporti, pure di lavoro, con i cittadini foggiani, e i militari stranieri possono girare per la città concedendosi  liberamente scatti fotografici con i bambini. Lo dimostra questa foto che siamo riusciti ad identificare grazie a piccoli e inconfondibili particolari di sfondo.

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Edward Denaci, Apr 1944

Edward Denaci,Apr 1944 Foggia

Fotomontaggio dimostrativo del luogo dello scatto

                   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo stato di indigenza diffuso porta all’arte dell’arrangiarsi, al riuso di materiale bellico, come queste “grelle” utilizzate per un cancelletto in Via le Maestre…..

Via Le Maestre

….. mentre iniziano ad arrivare gli aiuti.

Il 2 aprile del 1948 il Congresso degli Stati Uniti approva il piano Marshall, così denominato per via del nome del segretario di Stato americano che lo ha ispirato. Si tratta di un programma di ricostruzione economica che gli Stati Uniti avrebbero finanziato, ponendosi in continuità con gli aiuti forniti sin dal 1943 alle popolazioni colpite dalla guerra. A prova di questo , lo stemma, proposto dalla foto e segnalato per la prima volta da Giuseppe d’Angelo, sul prospetto di un edificio  in viale Giuseppe Mazzini.

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