il Vigile Urbano di pelle scura

 il Vigile Urbano di pelle scura

Di Raffaele de Seneen

Viglili Urbani 1

 

E’ tornata, e chi ha la mia età, ed oltre, se la ricorda: anni ’50, forse primi ’60. Stesso posto di allora, fine Piazza Lanza di una volta, ora piazza U. Giordano, nella forcella che poi origina Corso V. Emanuele (zona pedonale) a destra, e Corso Cairoli a sinistra.

 C’è anche il piedistallo cilindrico su cui montava il vigile per dirigere il traffico. Una volta c’erano rapporti diversi fra la popolazione ed i vigili urbani, soprattutto un senso di riconoscenza della gente che si appalesava nel periodo Natale-Capodanno-Epifania nel deporre doni, soprattutto alimentari, tutt’attorno al piedistallo. Poi, col tempo, i rapporti si sono deteriorati, e non se n’è fatto più niente. Tante le ragioni. Con le poche macchine dell’epoca in circolazione il compito del vigile sembrava, oltre che più legato all’intero territorio cittadino (una sola presenza costituiva un forte deterrente), destinato a proteggere i tanti pedoni dai pochi veicoli negli attraversamenti di strade. Col tempo ogni pedone è diventato automobilista, passando all’altra sponda, e soffrendo inoltre per un piano traffico non fatto a misura personale, strisce blu, costo parcheggi, ecc. Il vigile così è passato da protettore dei pedoni a rompicogl…. (scusate neh!)
Vigili Urbani 2

Comunque va precisato che questa volta i doni non sono peri vigili, ma è invece una loro iniziativa di solidarietà rivolta ai bambini bisognosi. Si vede qualcosa alla base della pedana, non molto veramente, spiccano le buste dei gazebo della Coldiretti. Forse il messaggio non è chiaro, andrebbe meglio esplicitato e pubblicizzato: la solidarietà verso i bisognosi attraverso un ponte fra la gente e i nostri vigili urbani,e le forze dell’ordine in genere.

Vigili Urbani

 Altro elemento di novità nella rivisitazione e ripresa di questa iniziativa è che sul piedistallo c’è un manichino da negozio in divisa di vigile urbano che imita l’aiuto ad un bambino (altro manichino), pare, nell’attraversamento della strada. E novità nella novità il vigile-manichino, dalla faccia si vede bene, è di “pelle scura”. Non so quanto la cosa sia stata voluta, ma lì ce lo leggo un bel messaggio, è la Foggia del prossimo domani. Già tanti bimbi neo ed extracomunitari frequentano le nostre scuole, ogni giorno incrocio nelle prossimità della Cattedrale un nugolo di vocianti bambini rom. Escono dalla Pascoli, tornano al campo. Questi bambini studiano, diventano grandi e italiani di Foggia, e nessuno potrà negargli di concorrere ad un posto da vigile urbano.

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