Foggia nel presepe

FOGGIA NEL PRESEPE

        di Raffaele de Seneen e Romeo Brescia

Presepe del tarrazzano

Non è necessario forzare la mano per immaginare una Foggia-Presepe. Basta andare indietro nel tempo e arrivare fino ai giorni nostri per ritrovare ambienti, strutture (le casette), i nostri bassi, figuranti d’un tempo e di oggi.

Sicuramente anche altre realtà potrebbero vantare questa verosimiglianza, ma passione e fantasia, nel bene e nel male, portano a credere che Foggia abbia qualche ragione in più.

Già a partire dall’elemento centrale del presepe, la grotta, Foggia ne conta tante ancora, anche abitate, certo sotto il piano stradale, perché quello nostro è un presepe a strati. Le grotte, ricovero di animali, più spesso il mulo che l’asino, e le vacche di Borgo Caprari. Ma poi emergendo da queste, in molte zone centrali la teoria delle case basse: quartiere settecentesco, ottocentesco, Borgo Croci, ecc.

Basterebbe, con un colpo di spugna, far sparire le macchine dalle strade, le antenne dai tetti, mettere la gente in costume d’epoca e già ci saremmo.

Pastore

 

Pastore 1

 

 

 

 

 

 

Pastori e pecore, il fenomeno della transumanza ce ne ha regalati in quantità industriale, e così le arti ed i mestieri del prosperoso indotto collegato: lavoratori di giunchi (Cunzìglije ‘a jungiàre – La vecchia Via Giungai), fiscellari, costruttori di corde (‘u zucàre), salatori di cacio, conciatori di pelli (Via o Borgo dei Conciatoi), bassettieri, commercianti di pelli di pecore (le bassette). E poi bettole e cantine (‘a cantìne Peppùzze, quella di Cìnghe lìre ìnde o’ chianìlle), il forno per il pane (‘u fùrne Tubbìje, ‘u fùrne Cacasòtte). Del Palazzo di Erode non resta che l’archivolto del Palazzo di Federico II.

Pescivendolo

Pescivendolo 1

 

 

 

 

 

E la Foggia multietnica di oggi ci regala personaggi dalla pelle scura (Baldassarre, uno dei Re Magi), e giovani donne con il capo coperto, il viso in parte, da un fazzoletto; a volte uomini e donne con vestiti lunghi, bianchi o a colori sgargianti, tipici di quei luoghi dove si dice che il Bambinello nacque in una grotta.

Così, Foggia-Presepe continua.

 

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