“Quelli della notte”: la genesi foggiana

“Quelli della notte”: la genesi foggiana

di Tommaso Palermo

É stato un programma “cult” per eccellenza, frutto della creatività di un foggiano che ha portato nella radio e nella televisione italiana il proprio mondo musicale e surreale: Renzo Arbore.

Stiamo parlando di “Quelli della notte”, un format della RAI andato in onda dal 29 aprile al 14 giugno 1985 in trentatrè puntate da 60 minuti. Alle ore 23, su Rai2, a catturare gli occhi di una larga fetta d’italiani, vi era il salotto notturno dei vari: Pazzaglia, Luotto, Frassica, Marenco, Ferrini…

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Dal programma televisivo “Quelli della notte”

La struttura semplice ma efficacissima di questo funambolico mosaico di comici e musicisti, tra cui il musicista foggiano  Eugenio Roberto Antonio Telesforo, in arte Gegè Telesforo, ha fatto di questo programma un autentico gioiello della storia della televisione, ancora vivo nella cultura popolare e nella memoria di molte generazioni la cui filosofia di fondo, a detta del suo ideatore, era di “ridere per ridere”.

Bar Cavour

Bar Cavour – Angolo Via Vincenzo Lanza – Piazza Camillo Benso Cavour, Foggia

Quello che è poco noto ai nostalgici è che il programma venne ideato da Arbore a Foggia. É lo stesso foggiano a raccontarlo in varie interviste. In una di queste, pubblicata l’undici aprile del 2002 sul Corriere della Sera, Arbore racconta:«Il modello erano le chiacchiere notturne, gratuite e oziose che si facevano seduti al “Bar Cavour Bis” di Foggia», dove gli fu attribuito il nomignolo di “Renzo Swing”, per la sua forte passione alla musica jazz; «Potrà sembrare strano, ma l’idea di “Quelli della notte” nacque durante un periodo difficilissimo per me: mia madre si ammalò e io andai a Foggia per curarla. Rimasi con lei diverso tempo occupandomi tra l’ altro di varie faccende, tra cui anche riunioni di condominio. Ecco, dopo avere partecipato a una di quelle assemblee, mi scattò l’idea del programma».

La trasmissione ebbe da subito un “alto gradimento”, parafrasando il nome di un altro celebre programma (radiofonico) di Arbore: da 800.000 spettatori della prima settimana si arrivò a picchi di tre milioni con il 51% di share. Fu un successo decretato soprattutto, secondo l’analisi di Roberto D’Agostino, dalla sua orizzontalità, dal fatto che non ci fosse un vertice con un regista che pilotasse mantenendo una distanza: l’allegra brigata dell’improvvisazione e dei giochi linguistici vedeva coinvolta in prima persona la figura stessa di Arbore che scendeva quindi da un podio storico della televisione italiana, quello del conduttore factotum, per porsi sul medesimo piano e ruolo televisivo degli “ospiti”.

Renzo Arbore e Gegè Telesforo

Gegè Telesforo e Renzo Arbore

Fu così che, grazie alla creatività innovativa di un foggiano, una parte dello spirito foggiano della chiacchiera di strada e dei personaggi di quartiere presero forma nel mosaico televisivo di “Quelli della notte”.

Palazzo Arbore

Palazzo Arbore – Corso Benedetto Cairoli, Foggia

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